Trasformista
20 maggio 2019
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Non ho in programma niente ma lo faccio ugualmente perché è ormai parte di me e della mia normalità. Lo è. Dico è normale. Trasformista d’occasione, la corsa è stata eccezionale, è stata strana da inserire in valigia per spiagge lontane, è stata improbabile, ritagliata appena prima di un matrimonio e poi doccia veloce, tacco sulle vesciche e cerimonia, impegnativa, è stata negata, e mancava, vietata, e mancava, esclusiva solo per poche elette, solo le amiche del cuore tutto fatto in segreto con tanto di foto medaglia al collo, assolutamente è stata emozionante, compagna e stampella di chi a cavallo della corsa ha attraversato difficoltà e le ha superate, schiacciate, dimenticate. Ora è normale. Regina del trasformismo la corsa ti si appoggia sulla spalla e ti segue ovunque tu voglia. È la storia più facile che tu abbia mai scritto. E il bello è che non c’è un unico epilogo, un “e vissero tutti felici e contenti” a volte anzi la corsa spacca tutto, è un rampicante che insinua le sue radichette in ogni minima fessura che trova in te e scava, cresce e scava, da fuori diventa verde rigogliosa lucida e bella ma dentro, sotto… spacca. Spacca gli equilibri che fin’ora ti sembravano vitali e che ti hanno sostenuto.

La famiglia. La routine.

Non esistono muri senza crepe o fessure, tranquillo… bisogna essere solidi e saper vedere se stessi davvero dalla giusta distanza. Con occhi critici.  Dare il giusto spazio alle cose. Non cedere alla dipendenza, non cedere all’illusione di non sbagliare mai solo perché a correre, tutto sommato, non c’è nulla di male. È vero che fare sport è sempre meglio che passare il tempo al bar… è vero che le persone con cui stai sono brava gente, è vero che non c’è nulla di male. Ma attenti perché spacca. La minima fessura che c’era nel muro, e nemmeno si vedeva, diventa lentamente una crepa sempre più profonda ed estesa, e spacca, i muri crollano, e chi rimane sotto si fa sempre male, di un male che non guarisce. Trasformista d’occasione la corsa ti segue ovunque e si adatta ad ogni tua necessità, a qualcuno fa l’effetto bollicina che trasforma ogni cosa in lucentezza e splendore. Non vale la pena di puntare tutto su questo, non sulla luce, sullo splendore che abbaglia ma sulla luce che ti illumina il percorso, lungo tutto il tuo cammino. Correte e siate voi stessi luce che illumina e non abbaglia.

Correte e siate voi stessi solidi muri su cui poter contare sempre, accanto a cui poter costruire.