MCM2019
7 aprile 2019
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Tutto comincia con una decisione, prima erano davvero sempre solo chiacchiere, poi invece diventa azione, quello che prima era parlare attorno a chi si dedicava alla preparazione, poi finalmente diventa capire cosa c’è da fare e farlo. Lo spartiacque di tutto ciò è una semplice decisione. E si scrive il testo della scommessa che nutrirà gli allenamenti per i futuri quattro mesi.

Saranno ripetute nel bellissimo campo in via Po. Nonostante il vento e la pioggia, nonostante il freddo e il ghiaccio. Senza guardare in faccia nessuno. Saranno ore e ore di discorsi e chiacchierate attorno a questo evento. Decidere di volta in volta, dove andare a snocciolare il rosario, di tutti questi chilometri da fare, un crescendo di sofferenza e passione. Commentare di volta in volta come è andata l’uscita precedente. Saranno mesi in cui creare legami insomma, scoprire nuove affinità e gettare le fondamenta per un futuro di vera compartecipazione. Sarà la compagnia di un gruppo selezionatissimo di amici, per condividere l’obiettivo della prima maratona, dopo tanti anni di running ‘a vuoto’, finalmente il coronamento di un sogno, entrare a pieni voti nel ristretto club dei maratoneti. Il battesimo del fuoco… o dell’acqua  (visto il meteo). Saranno etti di integratori prima di trovare quello giusto. Saranno massaggi decontratturanti, defaticanti, decongestionanti… antistress, antirughe, antietà? Poi finalmente la piramide dei chilometri che sembrava salire all’infinito, ad un certo punto incomincia a decrescere. E arriva il giorno. Atteso da un anno preciso, dalla MCM dell’anno prima, da quando seguendo a distanza l’allenamento di altre, ci si è convinti di poterlo fare, e anche meglio di così! Infatti tutto comincia con una decisione. La facciamo. Ci iscriviamo. Un salvifico plurale. Perché il gruppo aiuta, sprona, soccorre, stampella, spinge, sostiene. E il gruppo è fatto.

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Poi c’è chi ha talmente tanta esperienza e forza, che riesce da sola, ad accompagnare e sostenere un’amica, nonostante avesse sulle gambe non più di 10/12 km ma caricando l’impossibile ha portato elegantemente a casa il risultato. Davvero tanta roba.

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Poi abbiamo uno staffettista alla sua prima esperienza alla MCM relay. Gran casino. Ma emozioni a 1000.

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Poi abbiamo i mariti, contagiati dall’amore per la corsa che si cimentano in staffette.

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Poi ci siamo noi POPOLO DEI VOLONTARI a far servizio a bordo strada.

L’ITALIA È UNA NAZIONE COSTRUITA SUL… VOLONTARIATO!!! Altrochè

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Io mi commuovo ogni volta che vedo passare una donna che è un po’ in crisi, quando passa un anziano, quando passa una coppia per mano… mi sgolo col tifo, praticamente mi si incrina la voce ogni 5minuti. Una fatica infinita.

Torniamo alla bella storia della gara: purtroppo il grande mago del tempo non ha accettato di buon grado questa scommessa e ha preparato un meteo da lupi

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per il nostro gruppo di NeoMaratoneti, ma quando tutto gioca contro, è il momento di tirare fuori le vere motivazioni e una bacchetta magica di qualche streghetta che non ha cancellato le nubi dal cielo, ma ha bloccato il diluvio previsto.

Per i nostri runner non è bastato il desiderio di tagliare il traguardo, ci sono voluti altri incentivi, certo dopo tutti questi mesi di preparazione così ottimamente eseguita, i nostri runner non si sono accontentati certo di tagliare solo il traguardo! Ma lo hanno tagliato alla grande!!! Obiettivi raggiunti pienamente.

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Solo chi conosce la vera difficoltà può apprezzare il risultato. Per concludere:

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“Complimenti a tutti!
… A chi ha fatto servizio, a chi era in staffetta, a chi ha corso la prima maratona e a chi ha corso l’ennesima…,
a chi ha corso da solo e  a chi ha corso in compagnia,
a chi ha corso per accompagnare a chi ha corso per il personale…
…a chi ama correre con obiettivi diversi…
perché correre vuol dire mettersi alla prova ma soprattutto la corsa è sentirsi liberi…
Complimenti a tutta l’atletica Cesano!” chiara