Il sesto senso
28 settembre 2018
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Corrincesano (La corsa sensoriale)

Infine eccoci. Davvero di poche cose si può essere certi, ma con presunzione sono certa, di aver offerto un punto di vista diverso dal solito, per interpretare questa gara, di aver aperto dei cassetti della memoria di ognuno, di aver diffuso un l’aroma di quel ricordo che non ricordavo più d’avere, oppure aperto cassetti vuoti, o piedi di spazio da riempire con nuovi giovani e forti emozioni, sensazioni.

Forse è il momento di imparare ad ascoltare, a leggere le informazioni, dando modo di sommare questi cinque sensi umani e dare spazio al sesto senso: il senso del runner.

È quel saper leggere tra le righe ed andare a scegliere e riscegliere più volte la stessa gara, perché c’è qualcosa che chiama, un eco, una sensazione, il ricordo di un sorriso, o la piacevolezza di un incontro. Il runner sa dove può spingersi la sua volontà, il proprio spirito di sacrificio, ma ha poi bisogno di un accogliente e gratificante ristoro emotivo. Ci si mette in gioco, si entra in gara anima e corpo, si suda, si soffre, ma poi qualcosa scatta nella testa e trasforma tutto in un bel ricordo.

Il “sesto senso” è la voglia di immagazzinare ricordi, ascoltare sensazioni, di costruire eventi là dove altri vedono solo una corsa, di vivere emozioni là dove altri vedono solo fatica.

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Il “sesto senso” è la capacità di vivere a fondo la gioia che solo lo sport ti sa dare.

Corpo, testa, cuore. È la contemporaneità di questi che crea il giusto equilibrio perché questa gara sia piacevole e soddisfacente.

Runners persone complete in tutti i sensi.

www.corrincesano.it 30 settembre 2018