Gli intoccabili
9 maggio 2018
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Cesano, anni 2000: durante il periodo della passione  per il runnig, la città è governata da un boss, il cui commercio si basa principalmente sul contrabbando di integratori. Il runner Beppe decide di combattere il boss organizzando una crociata contro il suo impero. Le prime indagini di Beppe, sono una serie di irruzioni dove è nascosta la merce di contrabbando, e portano alla scoperta di alcuni casi di corruzione all’interno della società, a causa dei quali le retate di Beppe falliscono.
Beppe ottiene l’aiuto del saggio Marco, incorruttibile corridore brianzolo, il quale gli consiglia di trovare altri elementi per formare una vera e propria squadra speciale anti-integratori. I due si recano a osservare gli allenamenti in via Po, e individuano un possibile candidato nel “giovane” italo-americano Carmelo. Il giovane agente, che dimostra un carattere fermo, un atteggiamento onesto e un approccio risoluto, riesce a convincerli e viene arruolato. Il quarto membro della squadra è invece Alberto Vaghi detto “il gemello”, che tenta di dimostrare la disonestà del boss studiando gli aspetti fiscali legati alla sua attività criminale, cioè il costo effettivo che grava sul runner di integratori, barrette, defaticanti, pastiglioni e maltodestrine…

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Marco Beppe e la loro squadra trovano numerosi alleati tra gli amanti della corsa detti puristi del runninng che si alimentano come loro, esclusivamente di verdure bollite, riso bianco, bacche di goji, succo di barbabietola e alimenti supersalutari come quinoa…. farro, orzo.

Gli intoccabili amano la corsa per quello che è,  per quello che ti da, non per il risultato della prestazione. Corsa come sfogo quotidiano socialità e relax.
In un raid sul confine cesanese, Beppe e la sua squadra riescono a confiscare un grosso carico di magnesio supremo destinato al boss, e a smascherare dei dopati del running. I quattro li conducono a una gara non competitiva e li convincono a partecipare puliti per svelare loro tutti i segreti della corsa. Questo fatto farà irritare ulteriormente il boss. Infatti, mentre tutti si fermano per il ristoro col The caldo solubile classico del tapascione, lui tira fuori una bottiglietta con un liquido giallastro… che “ti mette le aaali!” E un pastiglione anti affaticamento a base di maltodestriene.

Il fatto scoraggia il gruppo, che in preda alla rabbia si presenta negli spogliatoi dove il boss ha “ufficio” e smercio ed incomincia a provocare il potente boss. Sull’orlo di una litigata, Marco arriva e li allontana e gli consiglia di continuare ad agire nonostante la pressione delle gare e in generale di non mollare mai, ma senza assumere sostanze impure, solo acqua e The… al limone, succo di barbabietola.
Scoperto che la maggior parte dei membri della società risultano essere stati corrotti, e che almeno una volta hanno utilizzato barrette integratori e pastiglie stimolanti, il gruppo dei puristi si arrende all’evidenza dei fatti. Finiscono al processo e il difensore del boss, malgrado le vivaci proteste del proprio assistito, cambia la dichiarazione dell’imputato da “non colpevole” a “colpevole“. Il processo si conclude e il boss viene riconosciuto colpevole e condannato a una sana alimentazione.!!!
Prima di separarsi i due amici si scambiano, il medaglione dell’ultima gara disputata come regalo di addio. Mentre escono dalla sede della società vengono raggiunti da una giornalista che si fa raccontare la loro storia e chiede loro che cosa faranno in futuro. Le rispondono: «faremo solo tapasciate».

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Liberamente tratto da The Untouchables – film del 1987 diretto da Brian De Palma