Secondo il prof. “tal dei tali”, esperto di etimologia l’espressione “fare il veneziano”, che si usa per apostrofare i giocatori che passano poco il pallone, deriva dal fatto che i ragazzi che giocavano per le strade di Venezia tendevano a tenere a lungo la palla tra i piedi per impedire che questa finisse in laguna. Ora nelle città del nord il termine indica la spiccata tendenza all’individualismo. A conferma di ciò anche il famoso film di Dino Risi con Sordi e Manfredi dove i ragazzi inseguendo il pallone finiscono in laguna… non ha perso mai la concentrazione invece il nostro Davide che domenica ha corso la
Maratona di Venezia, non ha saggiato l’acqua della laguna in un refrigerante bagno finale! Dice “Per me è stata una gara fatta come allenamento lunghissimo. Passo regolare costante senza strafare senza spingere e senza la ricerca del mio nuovo Personal Best.
Il risultato è stato un ottimo 2.58,38 in classifica 108 assoluto 16 di categoria.”
Che dire un ottimo allenamento!
“Due parole sulla gara molto bella e suggestiva percorso non facile sul finale (personalmente ricordo numerosi sali scendi) ottima la cornice di pubblico lungo il percorso e suggestivo l’arrivo a Venezia. Noi qua nel nostro Interland dovremmo prendere esempio di loro sempre calorosi incitamenti ai podisti. Una delle gare più belle fatte.”
Andare in giro a provare nuove gare serve anche come scuola di cultura sociale! Paese che vai usanza che trovi!
Complimenti Davide.