Di seguito il testo del primo atto di una commedia, scritta a più mani. Autore Dambra Marco

“Il ritorno alle gare. Il ritorno in Brianza. Il ritorno. Si perché il mio ritorno alle corse nn è stato come mi aspettavo. Santambrogio e Demango mi hanno dato le purpette nonostante io partissi con pronostici favorevoli, ma da runners esperti si sono nascosti bene finché non hanno dato il via alla stravillasanta una gara che principalmente si snoda dentro il parco di Monza che ieri era ancora più bello sotto i tuoni e il diluvio universale. Il ritorno a correre in compagnia mi è piaciuto anche perché ultimamente eravamo io e le salite le salite ed io e ogni tanto qualche vite. Non nego che quando ho visto poca gente alla partenza ho pensato di andare a podio di categoria, ma sostanzialmente faccio ancora troppo cagare. Come al solito parto in fondo e i miei compagni partono davanti quindi passo i primi 3 km a inseguirli. Supero il Libera e mi nascondo dietro al Tete e il Dema ma ahimè mi si slaccia la scarpa e sono costretto a fermarmi per allacciarla. Peccato perché nn stavo soffrendo particolarmente con i battiti a 186. Allaccio e riparto risupero il libera e cerco di andare a prendere il treno che mi avrebbe permesso di pavoneggiarmi e dimostrare che l’aria di indipendenza mi ha fatto bene, ma nn è così è vedendo che nn riesco a colmare il gap con i 2 vecchi decido di portare il ritmo medio sui 4.15 (in verità nn ce la facevo ma fa figo dire così) guardandomi le spalle dall’arrivo del Libera che sarà vecchio ma corre che è un piacere. La nota positiva? Ho visto i miei amici.”

…continua…