È giunto il tuo momento
12 settembre 2018
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(non c’è da toccarsi)

Succede qualcosa in maniera del tutto naturale, accade che un giorno qualsiasi ti chiedi se lo puoi fare anche tu, di più: lo vuoi fare anche tu! E con quello sguardo un po’ di sfida che ti contraddistingue, il fumetto che esce dalla tua testa recita: “perché se ce la fa quello lì… lo posso fare anch’io”. Fino a quel momento non lo immaginavi nemmeno. Seguivi con lo sguardo e col pensiero amici, compagni, anonimi sconosciuti. Tutti accomunati da quel passetto incerto, quel braccio che si muove un po’ maldestro, quell’abbigliamento esagerato da “equipe scalatori K2”… (torcia sulla fronte, scalda polpaccio, scalda avambraccio, scalda collo,  guanto, borraccetta, integratori, gel… per correre mezz’ora al parco… a settembre…)

Ora tocca anche a te. E la cosa folle sta nel fatto che ti piace. Passato e archiviato con tenerezza il ricordo delle primissime uscite, ben condite da dolori articolari e muscolari, tra l’altro in posti del tuo corpo dove non sospettavi nemmeno di avere muscoli in attivo! accompagnato dal figlio in bici felice di passare del tempo con te, e tu imbarazzato nel mostrarti ai suoi occhi in questa gran difficoltà, col sudore che scende copioso dalla fronte e l’affanno nel respiro, e lui che rotea veloce i pedali, e angelico ti chiede “perché fai fatica papà?”. Archiviato nella memoria il faticoso inizio, ora è arrivato il tuo momento.

È successo qualcosa in maniera del tutto naturale, e un giorno qualsiasi ti accorgi che lo puoi fare anche tu. E ne hai voglia. Hai voglia di dedicarti questo momento, il tuo momento di corsa. La prima gara.

E mentre all’inizio l’aspettavi con timore, ora l”attendi con gioia: hai voglia di provare ad aggiungere qualcosa alla tua uscita. L’agonismo.

Hai voglia di aggiungerti a quel gruppetto che vedevi sorpassarti. Ciò che era un’agonia ora si è trasformato in agonismo.

Hai voglia di rientrare in casa sudato e un po’ stanco e sentire la domanda “com’è andata?”.

E tu finalmente puoi rispondere sicuro “bene”, per poi lasciati andare nello sciorinare media, tempi, dislivelli, distanze, ma l’importante è la soddisfazione che avevi stampata in faccia quando hai risposto “bene”.

La corsa è un investimento su sé stessi, la valuta è la più preziosa che ci sia rimasta: è il tempo.

Ci vuole tempo per incominciare, ed entrare in una fase che ti faccia sentire allenato, tempo per migliorare, tempo per allungare le distanze, tempo per riprendersi dopo l’allenamento…

Quest’investimento ti darà solo vantaggi.

E il tempo che passi correndo in compagnia di altri, ha valore doppio, perché è la somma della tua e della loro disponibilità, è la casualità di un incontro, è avere lo stesso ritmo e lo stesso percorso… una magica alchimia. Niente può fermare un runner quando ha un’uscita programmata in compagnia: né il maltempo, né il rigido inverno, né il caldo agostano, tornerà sempre soddisfatto di sé e del tempo dedicato alla corsa. Un assioma: corsa+amici=sorriso.

Ed ora, e arrivato il tuo momento. Goditelo.

Goditi la tua prima gara.